“I nostri dubbi ci tradiscono, e impedendoci di affrontare la battaglia ci precludono sovente i dolci frutti della vittoria.”
William Shakespeare
mercoledì 21 ottobre 2015
martedì 20 ottobre 2015
sabato 10 ottobre 2015
Intervista a Edina Kadic, maestra e non solo
Oggi posterò
nel mio blog l’intervista a Edina Kadic, maestra e non solo, con la quale ho
condiviso molti momenti professionali e anche di “lotta” nella scuola pubblica.
Condivido molto del suo modo di vedere la professione, una professione viva, la
nostra.
Del resto è
grazie a persone come lei se la scuola può dirsi attiva, vivace e piena di
idee. Crediamo nel nostro lavoro creativo, perché al di là di tutto siamo noi
che riusciamo a renderlo creativo in classe con i nostri alunni.
Un’intervista
che oggi più che mai è attuale, all’interno del dibattito della “Buona scuola”.
Noi crediamo in una scuola delle idee,
libera e fantasiosa.
1. Hai un’occupazione?
Attualmente
ho un'occupazione: faccio la maestra precaria. Ma non è tutto: sono mamma di
una splendida bambina e sono attiva nel Coordinamento Precari della CGIL.
Quindi sì, posso dire di avere un'occupazione.
2. Ti piace quello che fai?
Mi piace
molto quello che faccio, altrimenti non lo farei! Mi ritengo fortunata perché
posso fare il lavoro che ho sempre desiderato: insegnare ai bambini e imparare
da loro. Mi diverto molto in classe! Mi piace l'idea di alzarmi la mattina e
poter svolgere un lavoro che amo.
3-
Sei soddisfatta di quello che fai o vorresti cambiare anche solo un aspetto di
quello che fai?
Mi sento
soddisfatta quando sono impegnata e quando posso fare qualcosa per gli altri, quindi
cerco di tenermi occupata su più fronti.
4-La tua occupazione corrisponde anche
alla tua passione?
La mia
occupazione è sicuramente anche la mia passione. Ho studiato e mi sono
impegnata al massimo per riuscire a diventare un'insegnante e l'ho fatto sempre
con il massimo impegno. Ora che ho realizzato (in parte, dato che sono ancora
precaria) il mio sogno, mi sento felice di ciò che faccio.
5- Trova cinque aggettivi per descriverti.
Trovare
cinque aggettivi per descrivermi non è così semplice... Ci provo: passionale,
ambiziosa, poliedrica, tendenzialmente buona e curiosa.
6- Cosa significa per te la parola “creatività”?
Per me
"creatività" rappresenta un modo di vivere. Direi che può essere la
capacità di alcune persone di adattarsi a diverse situazioni... Per esempio
trovare diverse soluzioni ad alcuni problemi, adattarsi al meglio in certi
momenti. Essere creativi per me significa sfruttare le proprie capacità per
adattarle nelle situazioni di bisogno.
7- Pensi che il blog di Ilaria Goffo www.disoccupazionecreativa.blogspot.com
possa rappresentarti in qualche modo?
Credo che il
blog di Ilaria possa dare spazio al mio pensiero e a quello di altre persone
che hanno idee da mettere in gioco e da far conoscere.
8- Qual è il tuo sogno creativo nel
cassetto?
Il mio sogno
nel cassetto è quello di trovare il tempo per fare sempre tutto ciò che mi
piace e continuare a farlo con lo stesso impegno e la stessa voglia che ci
metto adesso.
venerdì 9 ottobre 2015
Bastia Umbra e Io ti vedo...
Io ti vedo incontra Roberto Lovattini, maestro.
Un dialogo che sarà più che mai interessante e costruttivo.
Un onore per me esserci.
sabato 3 ottobre 2015
Intervista a Erica Cappuzzo
Una nuova intervista per questa settimana: Erica Cappuzzo
parla di sé nel nostro blog. La creatività per Erica lo scopriamo qui di
seguito. Grazie ad Erica perché ha accompagnato alcune tappe di Io ti vedo, nel
buio della creatività e siamo felici di intervistarla in questo spazio “mentale”
e non solo.
Grazie Erica per le tue fototessere di vita…. Speriamo di poter collaborare ancora con te in seguito...
1) Hai
un'occupazione? (il blog parla ad occupati creativi e inoccupati creativi) se
sì cosa fai nella vita?
Ho un'occupazione. Lavoro come impiegata in un'azienda
metalmeccanica.
2) Ti piace quello
che fai o ti piacerebbe cambiare anche solo un aspetto di quello che fai?
Mi piace quello che faccio, anche se mi piacerebbe cambiare
qualche aspetto. Per esempio vorrei usare il mio estro per mettere in primo
piano l'azienda e sfruttarne tutte le possibilità.
3) La tua occupazione
è anche la tua passione? O hai un hobby/passione che non corrisponde al tuo
lavoro?
La mia passione è la fotografia e momentaneamente non
corrisponde al mio lavoro. Fortunatamente questo hobby mi permette di stare a
contatto con tanta gente e di conoscere molte persone.
4) Descriviti in 5
aggettivi...
Lunatica, amorevole, gentile, maldestra, buona.
5) Cosa pensi
della parola creatività? Cosa significa per te?
Creatività per me significa dare vita ad un mondo a cui
nessuno aveva ancora pensato, riuscire a stupire.
6) Pensi che il
blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa.blogspot.com possa in qualche modo
dare spazio al tuo pensiero?O in altre parole pensi che ti possa in qualche
modo rappresentare?
Penso mi possa rappresentare sotto certi aspetti.
7) Qual è il tuo
sogno "creativo" nel cassetto?
Il Mio sogno creativo sarebbe riuscire a svelare un nuovo
modo di fare fotografia e di sconvolgere le regole della teoria classica, delle
basi. Vorrei essere un nuovo Picasso della foto.
venerdì 2 ottobre 2015
Scuola libera e felice
Insegnare la libertà.
Voglio una scuola libera.
Voglio una scuola che insegni la libertà di espressione, di pensiero.
Voglio libertà anche tra i banchi di scuola.
Libertà è partecipazione diceva qualcuno.
Siamo noi che trasmettiamo quel senso di scuola libera e felice.
Siamo tutti insieme i fautori di una scuola libera e felice.
Io mi sento libera per prima se posso uscire da schemi e vedere i miei alunni felici e motivati ad apprendere.
Ma sì, mi piace la mia scuola.
Voglio una scuola libera.
Voglio una scuola che insegni la libertà di espressione, di pensiero.
Voglio libertà anche tra i banchi di scuola.
Libertà è partecipazione diceva qualcuno.
Siamo noi che trasmettiamo quel senso di scuola libera e felice.
Siamo tutti insieme i fautori di una scuola libera e felice.
Io mi sento libera per prima se posso uscire da schemi e vedere i miei alunni felici e motivati ad apprendere.
Ma sì, mi piace la mia scuola.
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