giovedì 27 agosto 2015

Intervista a Irene Pietrafitta


Inserisco intervista a Irene Pietrafitta, con la quale ho collaborato per la presentazione del libro Io ti vedo, nel buio della precarietà. Dal momento che dopo la collaborazione si è instaurato anche un rapporto di stima reciproca e amicizia, vi giro le risposte all’intervista nel mio blog. Buona lettura!!!
Ecco le domande:
1) Hai un'occupazione? (il blog parla ad occupati creativi e inoccupati creativi) se sì cosa fai nella vita?
2)Ti piace quello che fai o ti piacerebbe cambiare anche solo un aspetto di quello che fai?
3) La tua occupazione è anche la tua passione? o hai un hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro?
4) Descriviti in 5 aggettivi...
5) Cosa pensi della parola creatività? cosa significa per te?
6) Pensi che il blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa. blogspot.com possa in qualche modo dare spazio al tuo pensiero?O in altre parole pensi che ti possa in qualche modo rappresentare?
7) Qual'è il tuo sogno "creativo" nel cassetto?
Irene Pietrafitta risponde :
1) Non lo so. Se per "occupazione" intendiamo un lavoro regolarmente retribuito, la risposta è no. Se invece intendiamo offrire il proprio contributo attivo alla società impegnandosi ogni giorno, nel proprio piccolo, per renderla migliore (più accogliente, più efficiente, più aperta, più sana, ecc...), allora sono occupata e dedita a tutto ciò da molti anni. Attualmente collaboro gratuitamente come tirocinante in aerea psichiatrica in un ospedale, studio in una scuola di specializzazione privata per diventare psicoterapeuta, e faccio parte di un'associazione sportiva e culturale.
2) Mi piace quello che faccio. Solo vorrei raccoglierne i frutti: non parlo di posizioni di classe, ma parlo a)della possibilità di crescita personale ; b)dell'aspetto meramente materiale (non sono in ordine di importanza). Non bisognerebbe aver necessità di elemosinare quasi con vergogna nessuno dei due fattori. Li ritengo dei diritti inalienabili in una società civile. Studio da 10 anni e sono una professionista del mio ambito (e forse dovrei usare più umiltà, ma credetemi che sono stata molto umile nella mia vita, sbagliando...specialmente noi donne, invece, non dobbiamo scambiare una giusta dose di umiltà con un mettersi continuamente in svantaggio, dobbiamo credere in noi stesse e nelle nostre capacità, forze, opinioni e competenze, in maniera realistica, come tutti), ma trovo moltissima difficoltà ad emergere, a poter dire la mia, ad esprimere la mia soggettività e creatività, a raggiungere gli obiettivi sempre lontani che mi sono prefissata, e che coniugano passione, impegno, vita personale, emozioni, ricerca di realizzazione, desideri...questo perchè c'è sempre uno scarto tra quello che esiste e quello che vorrei. Scarto che mi porta a camminare, certamente, a intraprendere percorsi. Ma gli obiettivi che mi pongo non mi sembrano cose così astruse, assurde...eppure ti ci fanno sentire, impotente. E allora la meta diventa un orizzonte lontano forse irraggiungibile. Quindi, in quello che faccio, detto più chiaramente, cambierei innanzitutto il fatto che vorrei essere pagata e anche bene, per le mie prestazioni, e scusate l'egoismo, altrimenti detto "volere bene alla propria vita". E poi cambierei la "flessibilità" del sistema: una maggiore apertura ai giovani e alle idee fresche e innovative  che questi potrebbero apportare. Vorrei essere sicura che si creino sempre ambienti altamente etici, che hanno in primo luogo a cuore la "persona", i suoi diritti, il suo vissuto ed il suo sentire, la sua umanità.
3) Fortunatamente la mia passione ed il mio lavoro coincidono, e la psicologia/psicoanalisi è una disciplina che si presta molto ad essere trasversale e all'opportunità di spaziare...quindi riesco a trovare interessanti incroci con arti, scienze, culture differenti...posso interessarmi di cinema, quadri, sculture, libri, fiabe, di musica, di tradizioni, di gruppi umani...questo rende ricca ed effervescente questa passione, per l'appunto viva e dinamica, mai noiosa.
4) idealista, emotiva, creativa, malinconica, riflessiva
5) La creatività è generare qualcosa di nuovo mai visto prima...fa parte della natura, della fertilità, della trasformazione, del tempo, della cultura, del gioco...può essere una poesia, un quadro o un bambino... un'invenzione, una soluzione! Il pensiero creativo è la nostra salvezza, perchè ci permette di escogitare nuove strade, di usare oggetti e situazioni in maniera insolita ma conveniente, di esplorare e conoscere. E' un istinto, tutto quello che fa avanzare il mondo è creativo, dalla ruota, alla relatività, alla Gioconda, alla lampadina, alla Traviata, al gioco del nascondino...
6) Si, mi piace l'idea del blog di Ilaria. Lo trovo un interessante spunto di crescita e confronto. L'idea di mettere insieme tante teste, tanti mondi personali, di creare rete, collettività dialoganti e pensanti, di occuparsi dei giovani e dar loro voce...credo sia indispensabile, e che oltre che virtualmente, bisognerebbe farlo faccia a faccia.
7) Scrivere, amare, conoscere, intrecciare complessità, "cambiare lo stato di cose presente", diceva qualcuno.Sono vaga adesso, lo so... ma è difficile essere concreti nei sogni, e ancor di più, per altri versi, nell'universo precario.


Intervista a Franco Sartore musicista del tour Io ti vedo

Questa è la prima intervista del blog a Franco Sartore che mi ha seguito nelle tappe di presentazione del libro Io ti vedo, nel buio della precarietà. Alle mie domande ecco cosa risponde l'amico e musicista di alcune mie date, che spero collabori ancora nei miei progetti. Mi ritrovo in alcune sue considerazioni, del resto non saremmo su questo blog creativo. Buona lettura!!

1) Hai un'occupazione? (il blog parla ad occupati creativi e inoccupati creativi) se sì cosa fai nella vita?
Sì, per sei mesi l'anno lavoro come riparatore meccanico in una azienda che produce mattoni, tavelle maioliche in argilla rigorosamente fatti a mano seccati al sole e cotti a legna e carbone come si usava fare nell'Ottocento.

 2)Ti piace quello che fai o ti piacerebbe cambiare anche solo un aspetto di quello che fai? Sì, il più delle volte mi piace il mio lavoro,  ci sono cose che andrebbero cambiate.


 3) La tua occupazione è anche la tua passione? O hai un hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro?
Sì, il mio lavoro mi appassiona, a volte riesce a darmi anche qualche soddisfazione. Amo la musica la ascolto la suono e la vivo mi piace pensare possa diventare il mio lavoro.

 4)Descriviti in 5 aggettivi...
Artigiano , musicista,spettatore , combattente , confuso.

 5) Cosa pensi della parola creatività? Cosa significa per te?
Creatività è un traguardo, è il mettersi in gioco, l'essere fuori dalle righe  ........

 6) Pensi che il blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa. blogspot.com possa in qualche modo dare spazio al tuo pensiero?O in altre parole pensi che ti possa in qualche modo rappresentare?
Pensò che il blog di Ilaria stia già dando spazio al mio pensiero e come me al pensiero di molti altri. 

7) Qual'è il tuo sogno "creativo" nel cassetto?
Il mio sogno creativo è quello di toccare gli animi della gente  attraverso l'arte.





mercoledì 26 agosto 2015

Sul filo dell'ironia


credo che se nella mia vita non avessi avuto e se non avessi tuttora un pò di sana ironia non ce l'avrei fatta: immagino quando parlo con le persone... che quello che penso esca come in un grande fumetto che sia quasi visibile... ho il timore che quello che penso sia quasi tangibile... che le parole siano di cera o di plastica e ci si possa pure giocare come a "paroliamo". Non so se vi capita, a me sì...
E' molto divertente. Prendersi con leggerezza non è facile, nè prendere con leggerezza gli altri...ma è possibile... e permette di concentrarsi su quello che ci piace, senza perdersi.
Alla fine mi viene anche da ridere, non sono pazza, e quello che osservo mi è da spunto per quello che voglio scrivere.

lunedì 24 agosto 2015

Come barchetta di carta


Come barca di carta.
Una barchetta di carta fluttua sull'acqua, leggera, bianca e pura.
Una barchetta di carta scivola dolcemente sull'acqua.
Tu ti senti mai come una barchetta di carta?

domenica 23 agosto 2015

Volerai amando


Volevo pensare,
volevo volare,
volevo avere, 
volevo amare.
La realtà è lontana dai tuoi occhi.
Apri il cuore
e volerai amando.


La bellezza di una perla: la bellezza di un'idea



La bellezza e la lucentezza di una perla come la bellezza e lucentezza di un pensiero. 
Pomeriggio domenicale, vento e qualche nuvola, i pensieri sono come perle, alcuni, preziosi, altri meno preziosi e meno lucenti...
Faccio tesoro dei pensieri preziosi, li metto da parte, li scrivo e mi vengono idee.
Tante idee mosse da fantasia, ininterrotti fiumi di fantasia.

sabato 22 agosto 2015

Giocolieri della vita

 Siamo una generazione in equilibrio, su due sedie, tre sedie, .... siamo dei giocolieri della vita.
Siamo pronti a ripartire dal punto in cui siamo rimasti, se non ci facciamo abbattere, siamo noi i maestri di noi stessi, siamo noi che proviamo, che sbagliamo, che sugli errori impariamo e andiamo avanti, Che ne sarà di noi?
Siamo davvero quello che vogliamo essere?
Ok, ognuno di noi lotta per il suo obiettivo, qualcuno non ce l'ha, io so che vedo una strada in salita, non so se sarà facile percorrerla, forse no, sarà piena, pienissima di ostacoli, ma avanti tutta.

mercoledì 19 agosto 2015

Creativi occupati o inoccupati raccontano la loro storia


Nelle prossime settimane inizierò ad intervistare persone occupate o meno che abbiano delle idee creative, che le stiano portando avanti, o semplicemente sogni nel cassetto.
Uno spazio dove lascerò parlare chi ha delle storie da raccontare su come stia pensando o abbia pensato un'alternativa al suo precedente lavoro o al suo attuale anche.
Uno spazio in cui qualcuno si ripensa, si riprogetta, perchè non gli va quello che fa, o vorrebbe ampliare quello fa, o vorrebbe completare la sua vita perchè così non gli basta.
Insomma uno spazio per menti creative che non si arrendono e inseguono i loro sogni.
Io per esempio, sono maestra di scuola primaria, precaria da sette e forse quest anno entrerò di ruolo.
Dal desiderio passato di sfogare la mia rabbia perchè non accettavo la condizione reiterata di precaria, ho iniziato a scrivere un libro che da un anno sto presentando e che mi sta dando grandissime soddisfazioni. Il libro è Io ti vedo, nel buio della precarietà edito Book Publish.
L'ho pubblicato l'anno scorso a Marzo e ora mi sta accompagnando in una serie di eventi a tema sul tema del precariato o semplicemente laddove si faccia cultura.
Da una scrittura per rabbia, è nata la mia passione per la scrittura che vorrei continuasse con la pubblicazione del mio secondo libro.
Credo nel potere dei sogni.

SOGNI COME CALZINI SPAIATI

Nel mondo di calzini spaiati esiste la volontà di trovare l'altro uguale.
Ma se non si trova?
Necessario accettare la bellezza dei calzini spaiati, colorati, diversi... è così sbagliato forse non di moda indossare due calzini diversi....?
Credo che possa essere così fuori dalle regole e pertanto divertente... ma sì perchè no!!
Indossiamo due calzini spaiati, anche i nostri sogni sono spaiati.
Mettiamoli lì su un filo i nostri sogni o desideri, ma che belli sono, ma sono proprio loro, assecondiamoli, ascoltiamoli!!!

martedì 18 agosto 2015

Sporcarsi le mani

Ho pensato in questo periodo che mi piacerebbe molto tornare a disegnare e a colorare, ho preso carta e foglio e mi sono messa a colorare. Una meraviglia... mi sentivo concentrata, attenta, i pensieri in un puff via lontano...
Ho pensato che mi piacerebbe avere un piccolo orticello e coltivarmi le mie piantine, sporcandomi le mani, la soddisfazione di sentire la terra umida tra le mani, sentire l'odore della terra che sento solo e per fortuna quando vado a casa dei miei.
Il piacere delle cose semplici. Insomma.

Con la valigia in mano

Non so voi ma io faccio parto della generazione"valigia in mano"... Siamo molti con la valigia in mano, dove ti chiamano, dove trovi, vai a lavorare...
E siamo pure fortunati che un lavoro ce l'abbiamo...Un tempo i nostri bisnonni, i nostri nonni si spostavano per trovare lavoro. Ora noi dobbiamo lasciare il nostro paese per trovare un'occupazione.
Nel caso del mondo della scuola, funziona che dove trovi vai... c'è chi si sposta di 30/40 Km, chi si sposta di città, chi di paesello, chi di regione... ecc...
Siamo la generazione "valigia in mano".
Il lato negativo: devi allontanarti dalle tue persone care, che se lo fai per scelta neanche male, se lo fai perchè obbligato meno bene. Il lato positivo: allarghi i tuoi orizzonti, conosci gente nuova, diventi flexible, malleabile, aperto al cambiamento che di sicuro è una cosa molto bella.
Insomma dobbiamo vedere il lato positivo nell'essere una generazione "valigia in mano". Cerchiamo di trovarlo con tutte le nostre forze.

giovedì 13 agosto 2015

A pugni sulle punte dei piedi?


Meglio sferrare qualche bel colpo o camminare sulle punte?
Io credo che nella vita ci voglia il giusto equilibrio tra le due... quando si presenta a noi una situazione nuova e che comporta delle decisioni molto spesso, l'equilibrio dell'agire sta tra le punte e il pugno. Che sia il concetto di assertività fuori di metafora?
Certo. Come un gatto che studia la situazione e poi parte. Non sempre corre, a volte cammina piano piano e poi al momento giusto.... slurppp!!
Dal mondo della danza e della boxe c'è molto da imparare, anche dal mondo felino però qualcosa possiamo farla nostra.

lunedì 10 agosto 2015

essere disordinati

http://www.huffingtonpost.it/2015/05/11/disordinato-indice-intelligenza-caos-creativita_n_7257352.html?ref=

da leggere questo link è vero che essere disordinati è sinonimo di...?

Critico ergo costruisco

Più facile criticare che fare. Ho osservato non so se capita anche a voi che è molto più semplice ciriticare che costruire qualcosa, o meglio ci sono persone che creano fortunatamente e altre che disfano quello che gli altri creano. Diciamo che davanti a questo non c'è migliore cosa che andare avanti...le critiche ci saranno sempre, se sono costruttive ben vengano, se sono distruttive le lasciamo lì. L'importante è sapere bene quel che si vuole e percorrere spediti la propria strada, qualche ostacolo lo si incontrerà sempre, è meglio osservare, capire e far tesoro di determinati insegnamenti
Un pò di ironia ci sta!!! e se avete da dire la vostra scrivete e scrivete

domenica 9 agosto 2015

Osho... tu non sai chi sei

Ogni idea che hai di te stesso è presa in prestito, in prestito da persone che non hanno idea di chi sono.
Tu non sai chi sei, per questo provi interesse verso le opinioni degli altri, verso gli specchi.

Mandaliamo....


Iniziamo a colorare.... pastelli pronti, temparamatite, musica di sottofondo, okk... si parte ...

sabato 8 agosto 2015

Creative mind

Mente che crea

Secondo l'articolo di Scott Barry Kaufman e della dottoressa Rebecca Mcmillan "Ode To Positive Constructive Daydreaming" (che tratta di come "sognare ad occhi aperti" non sia solo positivo, ma soprattutto costruttivo), lasciare che la mente vaghi completamente libera può contribuire al processo di "incubazione creativa". Uno studio del 2012 afferma inoltre che questo processo si collega ad uno stato cerebrale dinamico ed esigente, capace di captare informazioni, connessioni e relazioni nonostante le distrazioni. Sognare ad occhi aperti - si è scoperto – attiva i processi cerebrali associati all'immaginazione ed alla creatività.
Le persone creative vedono possibilità laddove una persona razionale vede, normalmente, un ostacolo. Si tratta di un continuo processo di apprendimento informativo, che servirà poi all'espressione creativa. Come affermava Henry James "Nulla è vano per la mente di uno scrittore".

LA MENTE CHE CREA


E' proprio vero che dal caos nascono le idee, l'immaginazione aiuta... e la mente crea. 

Terzani docet

"I miracoli? Certo che esistono, ma sono convinto che ognuno deve essere l'artefice del proprio."
cit. da "Un altro giro di giostra" di Tiziano Terzani.

venerdì 7 agosto 2015

Non mi resta che....


Non mi resta che seguire la mia passione: scrivere scrivere e scrivere.
In questo angolo di pace non potrò essere "deportata" e soprattutto se dovrò spostarmi lo farò perchè ho scelto. Viviamo in un paese libero? o no?voi che dite?

Una domanda: ma in che paese vivo? Burlandia?

Ci sono giorni in cui l'obiettivo sembra spostarsi sempre più in là e non perchè non ci sia impegno e determinazione, perchè lungo il percorso si incontrano molti ostacoli dettati dall'esterno: esterno che io chiamo Stato, che io chiamo riforme.
Quando ho preso la seconda laurea per fare la maestra in radio dicevano che ci sarebbero stati i tagli del personale, cosa che in effettivo è stato e volevo davvero buttare il papiro sul fuoco, ma te ne fai una ragione, Ok. Dopo otto anni di reiterato precariato e stato di viandante delle scuole, tappa buchi insomma, arrivi quasi al traguardo del contratto indeterminato, ma no, ti dicono che scherzi ?? volevi una sede stabile?? eh no devi continuare a girare.
Ma dico ho scelto di fare l'insegnante o la hostess di aereo, perchè ad averlo saputo avrei fatto altri studi. Inspiegabili mosse politiche volte al risparmio, volte a togliere l'energia alle persone. Bravi bravi.... Cosa che mi fa ancora più pensare ci hanno voluto qualificati, laurea, specializzazioni, conoscenza lingua inglese, e chi ne ha più ne metta, ma ora sembra che vengano privilegiati quelli senza titolo. Aiuto ma in che paese vivo?

giovedì 6 agosto 2015

A Ottobre si riparte!!

Io ti vedo continuerà una serie di presentazioni da Ottobre 2015 in poi ... poi si vedrà ... vi aspetto alle mie presentazioni, seguite il mio blog e la pagina facebook di Io ti vedo.

recupero libri

L’idea di due ragazzi è di dare nuova dignità al recupero libri usati, portandoli in micro-librerie nelle baite dei paesini di montagna e in banchi del mercato itineranti.

I libri sono uno dei cento e più modi di migliorare il nostro sguardo critico, il nostro occhio artistico per creare nuove visioni del mondo”: sono queste le parole scelte da Filippo Terzi e Marco Tosi  – due giovani piemontesi appassionati di arte e letteratura – per descrivere il progetto ‘Librarsi Spalavera’, una bella inziativa basata sull’idea di recuperare i vecchi libri destinati al macero e rivenderli in micro-librerie indipendenti a rischio chiusura sparse nel territorio dell’Alta Verbania, in Piemonte.

lunedì 3 agosto 2015

le idee se ne vanno per l'Europa

Pensavo proprio oggi ascoltando la canzone Malinconia di Caparezza. Il testo fa riflettere putroppo non in positivo e direi con molta amarezza, la situazione lavorativa per i giovani non è molto rosea. Molti se ne vanno. Quello che mi turba maggiormente è che la nazione sta perdendo una grossa forza, una forza motrice direi. Le idee se ne vanno assieme ai giovani, gli anziani possono darci la loro esperienza ma i giovani ora devono partire e solcare nuove strade.
Reinventarsi è la cosa migliore, pensare e pensare, ma non sempre è possibile. Che dire? Non biasimo chi se ne va, l'ho pensato molto spesso anch'io non lo nego. Ma dico anche che mi sto rimboccando le maniche e voglio provarci ancora qui.

Malinconia Caparezza

A Malincònia tutti nell'angolo, tutti che piangono
toccano il fondo come l'Andrea Doria
Chi lavora non tiene dimora, tutti in mutande, non quelle di Borat
La gente è sola, beve poi soffoca come John Bonham
La giunta è sorda più di Beethoven quando compone la “nona”
E pensare che per Dante questo era il “bel paese là dove 'l sì sona”
Per pagare le spese bastava un diploma, non fare la star o l'icona
né buttarsi in politica con i curricula presi da Staller Ilona
Nemmeno il caffè sa più di caffè, ma sa di caffè di Sindona

E poi se ne vanno tutti! Da qua se ne vanno tutti!
Non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti!
E poi se ne vanno tutti! Da qua se ne vanno tutti!
Non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti!

Goodbye Malincònia
Come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malincònia
Dimmi chi ti ha ridotta in questo stato
Goodbye Malincònia
Come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malincònia
Dimmi chi ti ha ridotta in questo stato d'animo

Cervelli in fuga, capitali in fuga, migranti in fuga dal bagnasciuga
È Malincònia, terra di santi subito e sanguisuga
Il Paese del sole, in pratica oggi Paese dei raggi UVA
Non è l'impressione, la situazione è più grave di un basso tuba
E chi vuole rimanere, ma come fa?! Ha le mani legate come Andromeda!
Qua ogni rapporto si complica come quello di Washington con Teheran
Si peggiora con l'età, ti viene il broncio da Gary Coleman
Metti nella valigia la collera e scappa da Malincònia

Tanto se ne vanno tutti! Da qua se ne vanno tutti!
Non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti!
Da qua se ne vanno tutti! Da qua se ne vanno tutti!
Non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti!

Caparezza ft. Tony Hadley - GOODBYE MALINCONIA (video ufficiale)

Daniele Silvestri - 1000 euro al mese

domenica 2 agosto 2015

con le mani al cielo


Nei momenti in cui ti sembra non ci sia più speranza, beh, io un modo l'ho trovato per vedere oltre: prendere carta e penna o meglio pc e bloc notes e scrivere, buttare giù idee... C'è chi suona, chi dipinge, chi balla, ... io mi metto le cuffie e scrivo. Mi sembra di sollevarmi per un pò da terra.

Musica e scrittura


Da sempre la musica accompagna i nostri momenti più o meno felici. Mentre scrivevo Io ti vedo ho avuto diverse colonne sonore, ma al termine della stesura di Io ti vedo, ho piazzato sul lettore cd uno dei cd dei Beatles e mi sono messa a ballare!! Di sicuro la rabbia iniziale era svanita... grazie Io ti vedo!