“I nostri dubbi ci tradiscono, e impedendoci di affrontare la battaglia ci precludono sovente i dolci frutti della vittoria.”
William Shakespeare
mercoledì 21 ottobre 2015
martedì 20 ottobre 2015
sabato 10 ottobre 2015
Intervista a Edina Kadic, maestra e non solo
Oggi posterò
nel mio blog l’intervista a Edina Kadic, maestra e non solo, con la quale ho
condiviso molti momenti professionali e anche di “lotta” nella scuola pubblica.
Condivido molto del suo modo di vedere la professione, una professione viva, la
nostra.
Del resto è
grazie a persone come lei se la scuola può dirsi attiva, vivace e piena di
idee. Crediamo nel nostro lavoro creativo, perché al di là di tutto siamo noi
che riusciamo a renderlo creativo in classe con i nostri alunni.
Un’intervista
che oggi più che mai è attuale, all’interno del dibattito della “Buona scuola”.
Noi crediamo in una scuola delle idee,
libera e fantasiosa.
1. Hai un’occupazione?
Attualmente
ho un'occupazione: faccio la maestra precaria. Ma non è tutto: sono mamma di
una splendida bambina e sono attiva nel Coordinamento Precari della CGIL.
Quindi sì, posso dire di avere un'occupazione.
2. Ti piace quello che fai?
Mi piace
molto quello che faccio, altrimenti non lo farei! Mi ritengo fortunata perché
posso fare il lavoro che ho sempre desiderato: insegnare ai bambini e imparare
da loro. Mi diverto molto in classe! Mi piace l'idea di alzarmi la mattina e
poter svolgere un lavoro che amo.
3-
Sei soddisfatta di quello che fai o vorresti cambiare anche solo un aspetto di
quello che fai?
Mi sento
soddisfatta quando sono impegnata e quando posso fare qualcosa per gli altri, quindi
cerco di tenermi occupata su più fronti.
4-La tua occupazione corrisponde anche
alla tua passione?
La mia
occupazione è sicuramente anche la mia passione. Ho studiato e mi sono
impegnata al massimo per riuscire a diventare un'insegnante e l'ho fatto sempre
con il massimo impegno. Ora che ho realizzato (in parte, dato che sono ancora
precaria) il mio sogno, mi sento felice di ciò che faccio.
5- Trova cinque aggettivi per descriverti.
Trovare
cinque aggettivi per descrivermi non è così semplice... Ci provo: passionale,
ambiziosa, poliedrica, tendenzialmente buona e curiosa.
6- Cosa significa per te la parola “creatività”?
Per me
"creatività" rappresenta un modo di vivere. Direi che può essere la
capacità di alcune persone di adattarsi a diverse situazioni... Per esempio
trovare diverse soluzioni ad alcuni problemi, adattarsi al meglio in certi
momenti. Essere creativi per me significa sfruttare le proprie capacità per
adattarle nelle situazioni di bisogno.
7- Pensi che il blog di Ilaria Goffo www.disoccupazionecreativa.blogspot.com
possa rappresentarti in qualche modo?
Credo che il
blog di Ilaria possa dare spazio al mio pensiero e a quello di altre persone
che hanno idee da mettere in gioco e da far conoscere.
8- Qual è il tuo sogno creativo nel
cassetto?
Il mio sogno
nel cassetto è quello di trovare il tempo per fare sempre tutto ciò che mi
piace e continuare a farlo con lo stesso impegno e la stessa voglia che ci
metto adesso.
venerdì 9 ottobre 2015
Bastia Umbra e Io ti vedo...
Io ti vedo incontra Roberto Lovattini, maestro.
Un dialogo che sarà più che mai interessante e costruttivo.
Un onore per me esserci.
sabato 3 ottobre 2015
Intervista a Erica Cappuzzo
Una nuova intervista per questa settimana: Erica Cappuzzo
parla di sé nel nostro blog. La creatività per Erica lo scopriamo qui di
seguito. Grazie ad Erica perché ha accompagnato alcune tappe di Io ti vedo, nel
buio della creatività e siamo felici di intervistarla in questo spazio “mentale”
e non solo.
Grazie Erica per le tue fototessere di vita…. Speriamo di poter collaborare ancora con te in seguito...
1) Hai
un'occupazione? (il blog parla ad occupati creativi e inoccupati creativi) se
sì cosa fai nella vita?
Ho un'occupazione. Lavoro come impiegata in un'azienda
metalmeccanica.
2) Ti piace quello
che fai o ti piacerebbe cambiare anche solo un aspetto di quello che fai?
Mi piace quello che faccio, anche se mi piacerebbe cambiare
qualche aspetto. Per esempio vorrei usare il mio estro per mettere in primo
piano l'azienda e sfruttarne tutte le possibilità.
3) La tua occupazione
è anche la tua passione? O hai un hobby/passione che non corrisponde al tuo
lavoro?
La mia passione è la fotografia e momentaneamente non
corrisponde al mio lavoro. Fortunatamente questo hobby mi permette di stare a
contatto con tanta gente e di conoscere molte persone.
4) Descriviti in 5
aggettivi...
Lunatica, amorevole, gentile, maldestra, buona.
5) Cosa pensi
della parola creatività? Cosa significa per te?
Creatività per me significa dare vita ad un mondo a cui
nessuno aveva ancora pensato, riuscire a stupire.
6) Pensi che il
blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa.blogspot.com possa in qualche modo
dare spazio al tuo pensiero?O in altre parole pensi che ti possa in qualche
modo rappresentare?
Penso mi possa rappresentare sotto certi aspetti.
7) Qual è il tuo
sogno "creativo" nel cassetto?
Il Mio sogno creativo sarebbe riuscire a svelare un nuovo
modo di fare fotografia e di sconvolgere le regole della teoria classica, delle
basi. Vorrei essere un nuovo Picasso della foto.
venerdì 2 ottobre 2015
Scuola libera e felice
Insegnare la libertà.
Voglio una scuola libera.
Voglio una scuola che insegni la libertà di espressione, di pensiero.
Voglio libertà anche tra i banchi di scuola.
Libertà è partecipazione diceva qualcuno.
Siamo noi che trasmettiamo quel senso di scuola libera e felice.
Siamo tutti insieme i fautori di una scuola libera e felice.
Io mi sento libera per prima se posso uscire da schemi e vedere i miei alunni felici e motivati ad apprendere.
Ma sì, mi piace la mia scuola.
Voglio una scuola libera.
Voglio una scuola che insegni la libertà di espressione, di pensiero.
Voglio libertà anche tra i banchi di scuola.
Libertà è partecipazione diceva qualcuno.
Siamo noi che trasmettiamo quel senso di scuola libera e felice.
Siamo tutti insieme i fautori di una scuola libera e felice.
Io mi sento libera per prima se posso uscire da schemi e vedere i miei alunni felici e motivati ad apprendere.
Ma sì, mi piace la mia scuola.
sabato 26 settembre 2015
Intervista a Francisco Soldano
Oggi
pubblichiamo l’intervista che segue lo stesso format delle precedenti, volte ad
accumunare le menti “creative”. Questa volta abbiamo con noi Francisco Soldano de
“Un giorno di Ordinaria Follia”. Questa intervista l’ho sentita molto vicina al
mio modo di pensare. Che dire? Sono felice di ospitare nel mio blog chi
condivide il mio, i nostri pensieri di “libertà”. Cos’è per F. Soldano la
creatività? Scopritelo leggendo qui di seguito e preparatevi a “volare” con il
nostro “menestrello delle epoche moderne”… Buona lettura!!
1) Hai
un'occupazione? Se sì cosa fai nella vita?
- Sono un menestrello delle epoche
moderne, un
sognatore contemporaneo, chitarrista per vocazione e necessità. Con gli Un
Giorno di Ordinaria Follia do sfogo tramite la musica a tutto l'inespresso
della mia personalità, svolgendo la mia funzione in uno stato nazione dove fare
il musicista è riconosciuto solo come hobby, a meno che tu non partecipi ai dei
logoranti ed umilianti show/concorsi/abomini sociali televisivi, allora sì che
il "tuo" diventa un "lavoro".
Quindi mi
posso tranquillamente etichettare come sottoccupato creativo.
Oltre a
questo partecipo attivamente alla creazione di eventi artistici incentrati
sulla musica, ma che gravitano comunque con tutto ciò che è comunicazione
artistica. La condivisone a mio avviso è la chiave dell'emancipazione sia essa
artistica che sociale.
2) -Ti piace
quello che fai o ti piacerebbe cambiare anche solo un aspetto di quello che
fai?
-Vivo nelle
passioni, e quello che faccio mi esalta e mi appaga, ma non ti nascondo che mi
piacerebbe poter fare sempre di più. Aumentare. Accumulare. Esplorare.
Desidererei
tanto che mi, anzi, che ci venga riconosciuto quello che facciamo come una vera
vocazione, e quindi impiego nella vita. Questo è l'unico aspetto che cambierei.
3) -La tua occupazione è anche la tua passione? O hai un hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro?
-Al momento
il mio "lavoro vero" non corrisponde per nulla a quelle che sono le
mie passioni e creatività, siano esse quelle di musico o di coordinatore
artistico.
4) - Descriviti in 5 aggettivi...
-Vulcanico, ironico, passionale, visionario
e maledettamente romantico.
5)- Cosa pensi della parola creatività? Cosa significa per te?
-Libertà.
Grazie alla
creatività noi possiamo comunicare, dare sfogo alle nostre anime, provare tutti
gli stati d'animo mai concepiti. Con la creatività si viaggia, si scoprono
continenti spirituali ed emozionali ancora incontaminati. Ci si innamora, si
condivide, e soprattutto siamo sinceri con noi stessi e con chi ci circonda.
6) -Pensi
che il blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa.blogspot.com possa
in qualche modo dare spazio al tuo pensiero? O in altre parole pensi che ti
possa in qualche modo rappresentare?
-Purtroppo
non sono riuscito a visualizzare il contenuto del blog per motivi di
restrizione dal server, ma penso che l'idea alla base sia la più genuina e
sincera che si possa pensare. Dovrebbero esserci sempre più "luoghi"
dove le persone possano esprimersi e comunicare senza pregiudizi.
7) – Qual è il tuo sogno "creativo" nel cassetto?
-
I sogni sono creazione mentali che ci poniamo per spingerci oltre.
Quindi partendo
da questo presupposto ti rispondo dicendo che desidererei creare un opera a
"tutto tondo" ed infinita, che possa inglobare tutte le forme d'arte
conosciute, e che sia veramente interattiva, ovvero dove ogni singola persona
possa inserire la propria personalità ed esserne parte attiva.
Grazie a Francisco Soldano per questo tuo racconto di vita “creativa”. Spero che tu possa realizzare il sogno a “tutto tondo”… Perché l’arte alla fine che cos’è se non contaminazione?
Alla
prossima intervista. State sintonizzati.
venerdì 18 settembre 2015
Intervista a Silvia Alfei
Oggi pubblichiamo l’intervista a Silvia Alfei, qui di
seguito risponde ad alcune domande, le stesse che sto presentando nel mio blog
in questo periodo per mettere in luce talenti, persone che usano la creatività,
che fanno “arte” e farle conoscere al pubblico del blog e della rete. Silvia ha
risposto per noi del blog e ne siamo molto felici. Danza e musica sono le
passioni più grandi per Silvia ma scopriamo assieme a lei cosa intende per
creatività, tema che a noi sta molto a cuore. Buona lettura a tutti e grazie a
Silvia per il tempo che ci hai dedicato.
1) -Hai un'occupazione? (il blog parla ad occupati
creativi e inoccupati creativi) se sì cosa fai nella vita?
-Mi occupo principalmente di danza e musica.
2) -Ti piace quello che fai o ti piacerebbe cambiare
anche solo un aspetto di quello che fai?
-Adoro ciò che faccio, tento di nutrire la mia
creatività ogni giorno o almeno, ci provo.
Ciò che cambierei riguarda principalmente il mio stato
attuale delle cose a livello economico.
Faccio ancora molta fatica a sostenere i progetti ai
quali sto lavorando o che mi piacerebbe realizzare in futuro. In Italia non è
semplice riuscire a trovare fondi o essere pagati in maniera equa e bisogna
sempre rimboccarsi le maniche e affiancare a volte lavori di altro tipo per
potersi permettere di proseguire il proprio percorso in ambito creativo.
3) -La tua occupazione è anche la tua passione? o hai
un hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro?
-In questo momento sì.
La danza e la musica sono le mie passioni più grandi
per le quali spendo tutta l’energia e le risorse.
Lavorare in questi ambiti presuppone la conoscenza e
la professionalità anche su altri aspetti collaterali e dunque negli anni ho
imparato a lavorare anche in tanti altri rami che riguardano gli aspetti
tecnici, ideativi, comunicativi ecc. …
Mi sono diplomata all’Accademia d’Arte di Brera e di
certo tra le mie passioni c’è anche la pittura che coltivo però ormai in pochi
stralci di tempo. Dipingere mi dà sollievo, mi ri-centra quando perdo “il punto”.
4) -Descriviti in 5 aggettivi...
-Non saprei … forse riassumendo in una sola parola
potrei dirmi “movimentata”. ;-)
5) -Cosa pensi della parola creatività? Cosa significa
per te?
-Per me la creatività è un modo di vivere.
Essere creativi non vuol dire produrre necessariamente
qualcosa di “artistico”, vuol dire anche molte altre cose: affrontare la vita
con una sensibilità più profonda, trovare nuove strade, “occhi aperti” al
mondo, incontrarsi e confrontarsi con gli altri, sorprendersi, tenersi stretti
la parte bambina che c’è dentro di noi e molto, molto altro ancora…
6) Pensi che il blog di Ilaria
www.disoccupazionecreativa.blogspot.com possa in qualche modo dare spazio al
tuo pensiero? O in altre parole pensi che ti possa in qualche modo rappresentare?
Penso di sì.
7) Qual è il tuo sogno "creativo" nel
cassetto?
Se fosse uno solo!
Sono molti … ma non li dico … come
quando vedo una stella cadente …
Mi piace saperli lì da qualche parte
nell’anima e nello spazio e spingermi verso di loro …
lunedì 14 settembre 2015
Il sempre e il mai...
In questi giorni mi sono detta "avrò un anno impegnativo, la scuola mi chiama". Ed in effetti sarà un anno impegnativo da tutti i punti di vista e bisogna avere i nervi ben saldi. Mi ero detta anche per quest anno non riesco a dedicarmi a scrivere, devo concentrare le mie energie sulla scuola.
Eppure la verità è che già mi manca, mi manca la mia capacità di volare... di arrivare ovunque con la fantasia. Che sia un danno non so... ma non ci riesco a farne a meno. Mi sento davvero a metà.
Non ce l'ho per niente una mente matematica, non riesco a calcolare tutto no no.
E voi vi siete mai detti "ok devo smettere questa o quella cosa..." e poi vi siete ritrovati di nuovo dentro a quella stessa cosa da cui volevate allontanarvi per un pò. Spero che non mi lasci mai questo istinto fuorviante per alcuni di seguire ciò che mi fa stare bene e mi fa essere me stessa
domenica 13 settembre 2015
Qual è la mia strada?
Io ti vedo, nel buio della precarietà ha cambiato Ilaria, ha cambiato le mie aspettative, il mio modo di pensare. Ha cambiato quello di cui ho bisogno. Ma un libro può cambiarti?
A me è successo... e ancora oggi mi guardo e dico "non sono più quella di due anni fa", nè quella di tre anni fa, cinque, nemmeno quella di ieri, nè di qualche minuto fa. Chi sono?
A dire il vero mi sento in continuo mutamento per fortuna. Credo che rimanere fermi o uguali mi spaventi un pò. Vedo una strada, vedo un continuo progredire di pensiero, di sogni e di progetti.
Non solo cambia quello di cui ho bisogno costantemente, ma sulla scia del libro, mi chiedo cosa ora sia importante per me.
Fare quello che ti piace primo step, poi continuare la strada della creatività che forse quest anno verrà messa un pò da parte, ma non verrà dimenticata.
Come dire... ho bisogno di quel mio lato creativo... che per me vuol dire scrivere, vuol dire esprimere quello che ho dentro. Non so ancora se sia solo questa la strada per esprimermi o se ne troverò altre... al momento ho trovato questa e mi piace, mi fa essere me stessa.
A me è successo... e ancora oggi mi guardo e dico "non sono più quella di due anni fa", nè quella di tre anni fa, cinque, nemmeno quella di ieri, nè di qualche minuto fa. Chi sono?
A dire il vero mi sento in continuo mutamento per fortuna. Credo che rimanere fermi o uguali mi spaventi un pò. Vedo una strada, vedo un continuo progredire di pensiero, di sogni e di progetti.
Non solo cambia quello di cui ho bisogno costantemente, ma sulla scia del libro, mi chiedo cosa ora sia importante per me.
Fare quello che ti piace primo step, poi continuare la strada della creatività che forse quest anno verrà messa un pò da parte, ma non verrà dimenticata.
Come dire... ho bisogno di quel mio lato creativo... che per me vuol dire scrivere, vuol dire esprimere quello che ho dentro. Non so ancora se sia solo questa la strada per esprimermi o se ne troverò altre... al momento ho trovato questa e mi piace, mi fa essere me stessa.
venerdì 11 settembre 2015
Intervista allo scrittore Manuel Pomaro
Qui di seguito l’intervista a Manuel Pomaro, scrittore che ho
conosciuto durante la presentazione di Io ti vedo. Manuel ci parla di sé da
buon creativo, ci parla del suo sogno nel cassetto e noi siamo curiosi di
scoprire con lui un altro ambito di creatività. Grazie a Manuel per la
collaborazione! E in bocca al lupo con i tuoi progetti…
Hai un'occupazione? (il blog parla ad
occupati creativi e inoccupati creativi) se sì cosa fai nella vita
Sì, lavoro nella mia azienda tessile. Mi
occupo di programmare i mìcchinari, controllare la qualità della produzione e
delle consegne.
Ti piace quello che fai o ti
piacerebbe cambiare anche solo un aspetto di quello che fai?
In generale mi piace occuparmi di tutto ciò, ma a volte mi sembra di
buttare il mio tempo dato che si incontrano molte persone approfittatrici che
pensano solo ai propri scopi. In altre parole, vorrei che questo lavoro mi
desse la possibilità di valorizzarmi di più.
La tua occupazione è anche la tua
passione? O hai un hobby/passione che
non corrisponde al tuo lavoro?
La mia passione è scrivere romanzi: in
questi ultimi anni ho scritto 5 romanzi, un racconto e, ultimamente, mi sto
dedicando a completare il mio sesto romanzo.
Descriviti in 5 aggettivi...
5
aggettivi? Vediamo … sono sensibile, permaloso, creativo, fantasioso e
introverso.
Cosa pensi della parola creatività? Cosa significa per te?
Creatività
è una parola che mi rappresenta molto: ci sono state persone che mi hanno
definito un creativo in questi anni, affermando che le persone creative sono
forti e capaci di molte cose. Io non so se questo aspetto sia vero del tutto,
ma noto che, come persona creativa, quando mi metto a lavorare su un progetto
faccio di tutto per portarlo a termine, anche se questo può richiedere una gran
quantità di tempo e lavoro.
Pensi che il
blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa. blogspot.com possa in qualche modo
dare spazio al tuo pensiero? O in altre parole pensi che ti possa in qualche
modo rappresentare?
Certo, credo che questo blog mi possa rappresentare e dare
spazio. Ho letto alcune interviste e ho notato di avere molte cose in comune
con le persone intervistate. Credo che in Italia, come nel mondo, ci siano
molte persone creative che cercano di emergere, ma non sempre hanno i mezzi per
farlo.
Qual'è il tuo sogno "creativo" nel cassetto?
Il mio sogno
“creativo” è di riuscire a scrivere un romanzo adatto ad essere letto da più
persone. In questi anni con romanzi di fantascienza come “Ieri irreale” e
“Arriverà un bambino di luce” mi sono rivolto specialmente agli adolescenti.
Poi con “L’incrocio dei lunghi attimi”, essendo un romanzo rosa, ho avuto più
riscontro da un pubblico femminile, ma non sono ancora soddisfatto del
traguardo. L’opinione che mi sono fatto navigando in rete e parlando con i lettori
è che il genere apprezzato un po’ da tutti sia il fantasy, ma, per il momento,
non è un genere che mi appartiene particolarmente.
martedì 8 settembre 2015
Riderò...
Oggi postiamo una bellissima canzone dei Santa Margaret... buon ascolto
Soffro di un complesso scomodo
metto tutto in un angolo per te
no, non sono tanto abile
sono solo un po' fragile
ma...
Riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia è violenta
riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia sarà ancora violenta
Non ho il coraggio ma mi servirà
per staccarmi da questa età
giovane, ribelle, femmina
bella ma non per sempre
pensi di giocare insieme a me
ma son solo io che muovo te
Riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia è violenta
riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia sarà ancora violenta
Riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia è violenta
riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia sarà ancora violenta
no, non sono tanto abile
sono solo un po' fragile
ma...
Riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia è violenta
riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia sarà ancora violenta
Non ho il coraggio ma mi servirà
per staccarmi da questa età
giovane, ribelle, femmina
bella ma non per sempre
pensi di giocare insieme a me
ma son solo io che muovo te
Riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia è violenta
riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia sarà ancora violenta
Riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia è violenta
riderò
riderò della tua luce quando si sarà spenta
riderò
riderò perché la mia sarà ancora violenta
Intervista a Prisca Convento che ci racconta la sua esperienza di vita con la terra e non solo...
Qui di solito il
racconto/intervista svolto da Ilaria Goffo a Prisca Convento. Anche in questo
racconto un lato interessante e progettuale della creatività. Siamo tutti
curiosi di ritrovare con noi Prisca pronta a raccontarsi qui di seguito. La sua
interessante esperienza di agricoltura biologica mostra come la creatività possa
toccare qualsiasi campo. Dalla sua intervista mi colpisce il rapporto con la
terra, la metafora della terra come vita. Bellissima immagine che condivido
appieno. I suoi numerosi impegni nel sociale, insomma una donna creativa come
piace a noi!!
Qui di seguito l’intervista…
Hai un’occupazione?
Premetto che ho sempre fatto l'educatore
per l'infanzia...fino alla nascita dei miei figli. Non ho ripreso/cercato di
riprendere quell'occupazione perché l'ambiente che si era creato non
corrispondeva più alle mie aspettative. Da un pò mi sono avvicinata al mondo
del biologico, ad una nuova visione della vita meno frenetica, nel rispetto
dell'ambiente e delle persone che amo ... partendo da qui ho deciso quindi di
re-inventarmi. Ed ora cosa faccio nella vita? Lavoro con i miei bimbi a fianco
e sostenuta da mio marito, ho fondato una piccola azienda agricola dove produco
e vendo ortaggi da agricoltura biologica.
Ti piace quello che fai o
vorresti cambiare anche solo qualche aspetto di quello che fai?
Quello che faccio mi piace moltissimo, è una
vita ovviamente completamente diversa da quella degli asili. Impegnativa, a
volte fisicamente faticosa, ma la stanchezza fisica non è come quella mentale ...
una bella dormita e si riparte come nuovi!
Non cambierei nulla, stare
all'aria aperta, immersi nella natura, con i tuoi figli che toccano con mano
ciò che li nutre ... la terra ... che è vita.
La tua occupazione è anche la
tua passione? o hai un hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro?
La mia occupazione è una parte
delle mie passioni. Quando fa freddo, coccolata dal tepore di casa, amo creare
con il cucito creativo e tutto ciò che gira attorno a questo mondo. E poi la
musica. Mi accompagna da quando sono bambina. Dirigo due cori, uno di giovani
adulti e uno di voci bianche ... non è un lavoro, ma quasi, dato l'impegno e lo
studio che richiede, ma che soddisfazione poi sentire il risultato finale!
Descriviti in 5 aggettivi
5 aggettivi che mi descrivono, direi: appassionata,
concreta, molto emotiva, tenace, combattiva.
Cosa pensi della parola
creatività? Cosa significa per te?
Creatività. Per me questa parola
ha in questo periodo della mia vita un significato importantissimo. Non saprei
cosa avrei fatto se non re-inventarmi con creatività. Per me significa
riprendere in mano se stessi, coltivare i propri talenti e rendere partecipi
gli altri di questi doni. Creatività, il creare da se stessi per realizzare
cose buone, cose nuove, utili anche agli altri. Fosse solo anche per strappare
un sorriso.
Pensi che il blog www.disoccupazionecreativa.blogspot.com
ti possa rappresentare in qualche modo?
Il blog di Ilaria mi rappresenta
di sicuro, la mia disoccupazione creativa troverà di certo spazio per i suoi
pensieri.
Qual è il tuo sogno creativo nel cassetto?
Il mio sogno creativo nel
cassetto … ne ho ancora molti. Diciamo, in generale, continuare a creare
(situazioni, esperienze, musica …) per rendere un pò migliore il mondo che
lascerò ai miei figli.
venerdì 4 settembre 2015
Intervista ad un altro musicista del tour di Io ti vedo: Massimo Ferin
Qui di seguito riporto
l’intervista-racconto del musicista Massimo Ferin che ha accompagnato con
grande empatia alcune date di Io ti vedo, nel buio della precarietà. Qui di
seguito si racconta per il blog www.disoccupazionecreativa.blogspot.com.
Come dice Massimo il blog potrebbe essere una buona risorsa sperando poi che le
persone non si soffermino alle prime righe, ma vadano più in profondità e riescano
a leggere fino alla fine. Ringrazio Massimo per la collaborazione e per il suo
racconto che andrà ad arricchire di sicuro la nostra bacheca di
racconti/intervista. Evviva i “creattivi”!! Grazie Massimo Ferin.
“Ho un’occupazione da tantissimi
anni nell’ambito della lavorazione del marmo.
La lavorazione del marmo è
per me un esercizio creativo continuo,
anche semplicemente quando si tratta di tagliare dei pezzi in serie,
lucidarne delle parti specifiche, fare delle sagomature, ecc..., cose che
ripeto continuamente da moltissimi anni, ma in ogni commissione, sia essa una
scala, una cucina, una lapide, un bagno, un vaso, serve sempre una
predisposizione “creativa” per far sì che per prima cosa vi sia un maggiore
controllo e una costante presenza di attenzioni non solo per la propria
sicurezza, ma proprio per la buona riuscita del lavoro che si sta svolgendo e
questo, secondo me, rispecchia una delle principali caratteristiche
della creatività, e cioè la “presenza”, l’esserci, in modo vigile anche se la
mente di solito se ne va altrove soprattutto in lavori ripetitivi.
Quello che voglio dire è che
nonostante sia un lavoro per così dire “normale”, lascia sempre spazio a
soluzioni creative, anche quando si tratta di risolvere qualche intoppo durante
la lavorazione, che allora si deve con un buon intuito, saper cogliere la
migliore soluzione per la buona riuscita del lavoro svolto. Ho potuto notare in
tanti anni come nell’ ambito dei lavori artigianali ci sia un enorme spazio per
allenare il proprio istinto creativo, proprio perché spesso e volentieri
diventa una necessità, trasformandosi così in una crescita.
Mi piace molto il mio lavoro, mi
piacerebbe entrare in un azienda dove ci fosse spazio per lavori più vicini
alla scultura, questo è l'aspetto che cambierei del mio lavoro.
Il lavoro che faccio non è la mia
principale passione, anche se nel lavoro comunque ne metto parecchia, la mia
grande passione è la musica, sono prima di tutto un chitarrista, ma sono molto
legato al ritmo, a questa grandissima energia matematica che condiziona e
risolve un sacco di situazioni.
Questa grande passione della
musica non è il mio lavoro, non riesco ancora a viverlo come un lavoro, non
riesco a barattare una prestazione musicale con del denaro, è sempre stato il
mio difetto, o se per alcuni è un pregio, mi riesce così difficile dover in qualche modo assecondare delle richieste
che non siano in quel momento quello che ho semplicemente voglia di fare con la
mia sensazione musicale, anche se credo che facendo il musicista di professione
di sicuro sentirei molto meno il peso di tanto lavoro a livello fisico.
Se dovessi descrivermi in 5
aggettivi direi: creativo, analista, solare, lunatico ed emotivo.
La parola creatività per me è una
compagna costante della mia crescita, fosse per me la trasformerei in
“creattività”, renderebbe meglio il significato di creare attraverso un'azione, creare è cogliere dal campo quantico una possibilità, creare è sentire
che c'è qualcosa da portare al di qua, nel mondo reale, creare è l’ascolto di
tanti elementi, creare è prima di tutto il coraggio di un’azione che può
trasformarsi in qualcosa di meraviglioso.
Penso che il blog sia comunque
una finestra aperta sul mondo, è come essere in una strada di passaggio e
lasciar che la gente guardi dentro casa tua, e sei tu a voler accogliere la
curiosità altrui, per offrire quello che hai e che sei. Ben vengano queste
iniziative, anche se credo che in questo tempo di “tweet” e “post” la gente non si soffermi più a
leggere oltre le dieci righe.
Il mio sogno creativo è quello di
trovare più persone affini alla mia grande passione che è appunto
l’improvvisazione musicale, ovvero creatività in tempo reale, qualcosa che si
possa però fare con persone predisposte, non necessariamente musicisti. La
predisposizione è l’entrare in una possibilità data da un campo vibrazionale
riconoscendo che ognuno possa condizionare e interagire con lo stesso e quindi
sperimentarne gli effetti. Insomma mi piacerebbe fare musica creativolistica se
si potesse dire così”.
mercoledì 2 settembre 2015
Intervista ad Andrea Casini
Ecco qui di seguito l’intervista ad Andrea Casini di
Correzzola (Padova) che sta organizzando ora dei corsi di meditazione in zona.
L’ho conosciuto alcuni anni fa in occasione proprio di un corso di meditazione
e siamo rimasti amici. Qui di seguito l’intervista ad Andrea e in bocca al lupo
per il tuo sogno!!! Sei un cacciatore di sogni come noi.
1)-Hai un’occupazione?
- Lavoro in un piccolo negozio di famiglia, e mi occupo di
rendere contenti i clienti dato che al giorno d'oggi sono sempre più esigenti.
2)- Ti piace quello che fai o ti piacerebbe cambiare anche
solo qualche aspetto di quello che fai?
- A dire la verità non mi piace, sono al posto giusto solo
per comodità e per lo stipendio. Ci sono tante cose che non vanno per i miei
gusti, ma lo stipendio serve. Un aspetto che cambierei è avere la possibilità
di puntare sulla vendita di prodotti biologici e non inquinanti ma la
maggioranza vince.
3) – La tua occupazione è anche la tua passione? O hai un
hobby/ passione che non corrisponde al tuo lavoro?
-La mia vera passione è la meditazione, non ha niente a che
fare con il mio lavoro. Questa passione mi dà grandi soddisfazioni.
4) – Descriviti in 5 aggettivi…
-Direi paziente, orgoglioso, tenace, rispettoso e un pò
rompiscatole (quanto basta).
5) – Cosa pensi della parola creatività? Cosa significa per
te?
-Per me la creatività e tutto nella vita, se si vuole fare
qualcosa di buono ci vuole creatività, non solo come base ma come qualcosa di
completo sotto tutti i punti di vista in qualsiasi campo della vita. Anche una
semplice telefonata con un pò di creatività diventa un piccolo momento di
gioia. Chi non usa la creatività si ritrova in un circolo vizioso di un mondo
copiato e ricopiato senza nessun sbocco, in una vita triste e inappagata.
Quindi VIVA la creatività in tutte le sue innumerevoli forme di gioia.
6) Pensi che il blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa.
blogspot.com possa in qualche modo dare spazio al tuo pensiero?O in altre
parole pensi che ti possa in qualche modo rappresentare?
- Pubblicare un piccolo pensiero… grazie Ilaria.
7) Qual'è il tuo sogno "creativo" nel cassetto?
-A me piacerebbe tanto far riscoprire la bellezza della vita
a chi non ha più gli stimoli, a chi non ha più la forza e a chi pensa che
domani sarà meglio, perdendosi del bel tempo prezioso. Non so quanto creativo
sia ma questo sogno è ancora chiuso nel mio cassetto.
Io ti vedo va avanti e mi porta a cambiare
E così dopo un anno intenso e pieno di Io ti vedo, di eventi emozionanti, torniamo a parlare di noi, di Io ti vedo. Ribadisco l'importanza di questo libro per me, in quanto mi ha aperto ad un mondo nuovo, più che esteriore, interiore. Dentro me si è sbloccata una energia, la voglia di fare, di creare, di mettere in moto collaborazioni. Non è stato facile, devo dire, ma ora come ora devo dire che è stata una bella prova per me stessa. Partendo dal parto di Io ti vedo, dalla ricerca della casa editrice, dalla ricerca di locali e luoghi in cui potere presentare il mio libro, e poi le collaborazioni sono nate man mano, è stato tutta una strada in salita. Un percorso di vita più che un percorso di presentazione di un libro. Mentre cercavo, telefonavo, mandavo mail, mi sono accorta che io cambiavo, io diventavo qualcuno migliore, migliore di quella persona che quasi non riconosco più. Non voglio sembrare egocentrica, ma posso darmi davvero una pacca sulla spalla.
Sì qualcuno migliore di quello che ero un anno fa.
Spero di avere le forze, l'energia per continuare a credere in questo percorso e cambiamento.
Grazie a Io ti vedo.
martedì 1 settembre 2015
Viaggiando con la fantasia oltre i limiti
Non so se vi è mai capitato di fermarvi e pensare che non si potesse andare oltre, un cancello chiuso.
L'impressione che non ci siano altre strade da percorrere. Talvolta laddove c'è un limite, una paura, un ostacolo, è proprio vero si può trovare una risorsa. Mi ritrovo ad affrontare le mie paure faccia a faccia. Il mio obiettivo andare nella direzione della paura come sfida per me stessa.
A voi capita?
Intervista ad Anna Chiara Brunato
Oggi pubblichiamo l’intervista ad Anna Chiara Brunato che ho
avuto modo di conoscere ad un mio reading e che poi mi ha dato la possibilità
di presentare Io ti vedo, nel buio della precarietà a Correzzola (Pd). Con grande stima e
ammirazione sono felice di riportare la mia intervista ad Anna Chiara. Buona
lettura a tutti!!
1)Hai un’occupazione?
Si ho un'occupazione.
Organizzo eventi di cultura e
culinari/gastronomici.
2) Ti piace quello che fai o ti piacerebbe cambiare anche
solo un aspetto di quello che fai?
Mi piace molto quello che faccio. No, non vorrei togliere
nulla a quello che faccio anzi mi piacerebbe aggiungere ancora altro...
3) La tua occupazione è anche la tua passione? O hai un
hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro? Ora come ora, direi che la
mia passione e diventata occupazione.
4)Descriviti in 5 aggettivi.
Sono in imbarazzo,
non amo molto descrivermi.
5) Cosa significa per te creatività? Cosa significa per te?
Creatività per me significa non smettere mai di fantasticare
e programmare cose nuove e metterle in pratica.
Leggere, osservare, parlare con le persone cogliere anche le piccole
cose, questo per me genera creatività.
6) Pensi che il blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa.
blogspot.com possa in qualche modo dare spazio al tuo pensiero? O in altre
parole pensi che ti possa in qualche modo rappresentare?
Si, penso che mi possa rappresentare benissimo.
7) Qual è il tuo sogno creativo nel cassetto?
Alcuni sogni li sto realizzando in questo momento. Guardo
avanti, per raggiungere il sogno più grande, impegnativo e creativo che ci sia.
Tutti dobbiamo avere sogni nel cassetto, e molti anche, prima o poi qualcuno si
avvera se ci credi molto.
giovedì 27 agosto 2015
Intervista a Irene Pietrafitta
Inserisco intervista a Irene Pietrafitta, con la
quale ho collaborato per la presentazione del libro Io ti vedo, nel buio della
precarietà. Dal momento che dopo la collaborazione si è instaurato anche un
rapporto di stima reciproca e amicizia, vi giro le risposte all’intervista nel
mio blog. Buona lettura!!!
Ecco le domande:
1) Hai un'occupazione? (il blog parla ad occupati creativi e
inoccupati creativi) se sì cosa fai nella vita?
2)Ti piace quello che fai o ti piacerebbe cambiare anche
solo un aspetto di quello che fai?
3) La tua occupazione è anche la tua passione? o hai un
hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro?
4) Descriviti in 5 aggettivi...
5) Cosa pensi della parola creatività? cosa significa per
te?
6) Pensi che il blog di Ilaria www.disoccupazionecreativa.
blogspot.com possa in qualche modo dare spazio al tuo pensiero?O in altre
parole pensi che ti possa in qualche modo rappresentare?
7) Qual'è il tuo sogno "creativo" nel cassetto?
Irene Pietrafitta risponde :
1) Non lo so. Se per "occupazione" intendiamo un
lavoro regolarmente retribuito, la risposta è no. Se invece intendiamo offrire
il proprio contributo attivo alla società impegnandosi ogni giorno, nel proprio
piccolo, per renderla migliore (più accogliente, più efficiente, più aperta,
più sana, ecc...), allora sono occupata e dedita a tutto ciò da molti anni.
Attualmente collaboro gratuitamente come tirocinante in aerea psichiatrica in
un ospedale, studio in una scuola di specializzazione privata per diventare
psicoterapeuta, e faccio parte di un'associazione sportiva e culturale.
2) Mi piace quello che faccio. Solo vorrei raccoglierne i
frutti: non parlo di posizioni di classe, ma parlo a)della possibilità di
crescita personale ; b)dell'aspetto meramente materiale (non sono in ordine di
importanza). Non bisognerebbe aver necessità di elemosinare quasi con vergogna
nessuno dei due fattori. Li ritengo dei diritti inalienabili in una società
civile. Studio da 10 anni e sono una professionista del mio ambito (e forse
dovrei usare più umiltà, ma credetemi che sono stata molto umile nella mia
vita, sbagliando...specialmente noi donne, invece, non dobbiamo scambiare una
giusta dose di umiltà con un mettersi continuamente in svantaggio, dobbiamo
credere in noi stesse e nelle nostre capacità, forze, opinioni e competenze, in
maniera realistica, come tutti), ma trovo moltissima difficoltà ad emergere, a
poter dire la mia, ad esprimere la mia soggettività e creatività, a raggiungere
gli obiettivi sempre lontani che mi sono prefissata, e che coniugano passione,
impegno, vita personale, emozioni, ricerca di realizzazione, desideri...questo
perchè c'è sempre uno scarto tra quello che esiste e quello che vorrei. Scarto
che mi porta a camminare, certamente, a intraprendere percorsi. Ma gli
obiettivi che mi pongo non mi sembrano cose così astruse, assurde...eppure ti
ci fanno sentire, impotente. E allora la meta diventa un orizzonte lontano
forse irraggiungibile. Quindi, in quello che faccio, detto più chiaramente,
cambierei innanzitutto il fatto che vorrei essere pagata e anche bene, per le
mie prestazioni, e scusate l'egoismo, altrimenti detto "volere bene alla
propria vita". E poi cambierei la "flessibilità" del sistema:
una maggiore apertura ai giovani e alle idee fresche e innovative che questi potrebbero apportare. Vorrei
essere sicura che si creino sempre ambienti altamente etici, che hanno in primo
luogo a cuore la "persona", i suoi diritti, il suo vissuto ed il suo
sentire, la sua umanità.
3) Fortunatamente la mia passione ed il mio lavoro coincidono,
e la psicologia/psicoanalisi è una disciplina che si presta molto ad essere
trasversale e all'opportunità di spaziare...quindi riesco a trovare
interessanti incroci con arti, scienze, culture differenti...posso interessarmi
di cinema, quadri, sculture, libri, fiabe, di musica, di tradizioni, di gruppi
umani...questo rende ricca ed effervescente questa passione, per l'appunto viva
e dinamica, mai noiosa.
4) idealista, emotiva, creativa, malinconica, riflessiva
5) La creatività è generare qualcosa di nuovo mai visto
prima...fa parte della natura, della fertilità, della trasformazione, del
tempo, della cultura, del gioco...può essere una poesia, un quadro o un
bambino... un'invenzione, una soluzione! Il pensiero creativo è la nostra
salvezza, perchè ci permette di escogitare nuove strade, di usare oggetti e
situazioni in maniera insolita ma conveniente, di esplorare e conoscere. E' un
istinto, tutto quello che fa avanzare il mondo è creativo, dalla ruota, alla
relatività, alla Gioconda, alla lampadina, alla Traviata, al gioco del
nascondino...
6) Si, mi piace l'idea del blog di Ilaria. Lo trovo un
interessante spunto di crescita e confronto. L'idea di mettere insieme tante
teste, tanti mondi personali, di creare rete, collettività dialoganti e
pensanti, di occuparsi dei giovani e dar loro voce...credo sia indispensabile,
e che oltre che virtualmente, bisognerebbe farlo faccia a faccia.
7) Scrivere, amare, conoscere, intrecciare complessità,
"cambiare lo stato di cose presente", diceva qualcuno.Sono vaga adesso,
lo so... ma è difficile essere concreti nei sogni, e ancor di più, per altri
versi, nell'universo precario.
Intervista a Franco Sartore musicista del tour Io ti vedo
Questa è la prima intervista del blog a Franco Sartore che mi ha seguito nelle tappe di presentazione del libro Io ti vedo, nel buio della precarietà. Alle mie domande ecco cosa risponde l'amico e musicista di alcune mie date, che spero collabori ancora nei miei progetti. Mi ritrovo in alcune sue considerazioni, del resto non saremmo su questo blog creativo. Buona lettura!!
Sì, il mio lavoro mi appassiona, a volte riesce a darmi anche qualche soddisfazione. Amo la musica la ascolto la suono e la vivo mi piace pensare possa diventare il mio lavoro.
Artigiano , musicista,spettatore , combattente , confuso.
Creatività è un traguardo, è il mettersi in gioco, l'essere fuori dalle righe ........
1) Hai un'occupazione? (il blog parla ad
occupati creativi e inoccupati creativi) se sì cosa fai nella vita?
Sì, per sei mesi l'anno lavoro come riparatore meccanico in una azienda che produce mattoni, tavelle maioliche in argilla rigorosamente fatti a mano seccati al sole e cotti a legna e carbone come si usava fare nell'Ottocento.
2)Ti piace quello che fai o ti piacerebbe
cambiare anche solo un aspetto di quello che fai? Sì, il più delle volte mi piace il mio lavoro, ci sono cose che andrebbero cambiate.
3) La tua occupazione è anche la tua passione? O hai un hobby/passione che non corrisponde al tuo lavoro?
4)Descriviti in 5 aggettivi...
5) Cosa pensi della parola creatività? Cosa
significa per te?
6) Pensi che il blog di Ilaria
www.disoccupazionecreativa. blogspot.com possa in qualche modo dare spazio al
tuo pensiero?O in altre parole pensi che ti possa in qualche modo
rappresentare?
Pensò che il blog di Ilaria stia già dando spazio al mio pensiero e come me al pensiero di molti altri.
7) Qual'è il tuo sogno "creativo"
nel cassetto?
Il mio sogno creativo è quello di toccare gli animi della gente attraverso l'arte.
mercoledì 26 agosto 2015
Sul filo dell'ironia
credo che se nella mia vita non avessi avuto e se non avessi tuttora un pò di sana ironia non ce l'avrei fatta: immagino quando parlo con le persone... che quello che penso esca come in un grande fumetto che sia quasi visibile... ho il timore che quello che penso sia quasi tangibile... che le parole siano di cera o di plastica e ci si possa pure giocare come a "paroliamo". Non so se vi capita, a me sì...
E' molto divertente. Prendersi con leggerezza non è facile, nè prendere con leggerezza gli altri...ma è possibile... e permette di concentrarsi su quello che ci piace, senza perdersi.
Alla fine mi viene anche da ridere, non sono pazza, e quello che osservo mi è da spunto per quello che voglio scrivere.
lunedì 24 agosto 2015
Come barchetta di carta
Come barca di carta.
Una barchetta di carta fluttua sull'acqua, leggera, bianca e pura.
Una barchetta di carta scivola dolcemente sull'acqua.
Tu ti senti mai come una barchetta di carta?
domenica 23 agosto 2015
Volerai amando
Volevo pensare,
volevo volare,
volevo avere,
volevo amare.
La realtà è lontana dai tuoi occhi.
Apri il cuore
e volerai amando.
La bellezza di una perla: la bellezza di un'idea
La bellezza e la lucentezza di una perla come la bellezza e lucentezza di un pensiero.
Pomeriggio domenicale, vento e qualche nuvola, i pensieri sono come perle, alcuni, preziosi, altri meno preziosi e meno lucenti...
Faccio tesoro dei pensieri preziosi, li metto da parte, li scrivo e mi vengono idee.
Tante idee mosse da fantasia, ininterrotti fiumi di fantasia.
sabato 22 agosto 2015
Giocolieri della vita
Siamo una generazione in equilibrio, su due sedie, tre sedie, .... siamo dei giocolieri della vita.
Siamo pronti a ripartire dal punto in cui siamo rimasti, se non ci facciamo abbattere, siamo noi i maestri di noi stessi, siamo noi che proviamo, che sbagliamo, che sugli errori impariamo e andiamo avanti, Che ne sarà di noi?
Siamo davvero quello che vogliamo essere?
Ok, ognuno di noi lotta per il suo obiettivo, qualcuno non ce l'ha, io so che vedo una strada in salita, non so se sarà facile percorrerla, forse no, sarà piena, pienissima di ostacoli, ma avanti tutta.
Siamo pronti a ripartire dal punto in cui siamo rimasti, se non ci facciamo abbattere, siamo noi i maestri di noi stessi, siamo noi che proviamo, che sbagliamo, che sugli errori impariamo e andiamo avanti, Che ne sarà di noi?
Siamo davvero quello che vogliamo essere?
Ok, ognuno di noi lotta per il suo obiettivo, qualcuno non ce l'ha, io so che vedo una strada in salita, non so se sarà facile percorrerla, forse no, sarà piena, pienissima di ostacoli, ma avanti tutta.
mercoledì 19 agosto 2015
Creativi occupati o inoccupati raccontano la loro storia
Nelle prossime settimane inizierò ad intervistare persone occupate o meno che abbiano delle idee creative, che le stiano portando avanti, o semplicemente sogni nel cassetto.
Uno spazio dove lascerò parlare chi ha delle storie da raccontare su come stia pensando o abbia pensato un'alternativa al suo precedente lavoro o al suo attuale anche.
Uno spazio in cui qualcuno si ripensa, si riprogetta, perchè non gli va quello che fa, o vorrebbe ampliare quello fa, o vorrebbe completare la sua vita perchè così non gli basta.
Insomma uno spazio per menti creative che non si arrendono e inseguono i loro sogni.
Io per esempio, sono maestra di scuola primaria, precaria da sette e forse quest anno entrerò di ruolo.
Dal desiderio passato di sfogare la mia rabbia perchè non accettavo la condizione reiterata di precaria, ho iniziato a scrivere un libro che da un anno sto presentando e che mi sta dando grandissime soddisfazioni. Il libro è Io ti vedo, nel buio della precarietà edito Book Publish.
L'ho pubblicato l'anno scorso a Marzo e ora mi sta accompagnando in una serie di eventi a tema sul tema del precariato o semplicemente laddove si faccia cultura.
Da una scrittura per rabbia, è nata la mia passione per la scrittura che vorrei continuasse con la pubblicazione del mio secondo libro.
Credo nel potere dei sogni.
SOGNI COME CALZINI SPAIATI
Nel mondo di calzini spaiati esiste la volontà di trovare l'altro uguale.
Ma se non si trova?
Necessario accettare la bellezza dei calzini spaiati, colorati, diversi... è così sbagliato forse non di moda indossare due calzini diversi....?
Credo che possa essere così fuori dalle regole e pertanto divertente... ma sì perchè no!!
Indossiamo due calzini spaiati, anche i nostri sogni sono spaiati.
Mettiamoli lì su un filo i nostri sogni o desideri, ma che belli sono, ma sono proprio loro, assecondiamoli, ascoltiamoli!!!
Ma se non si trova?
Necessario accettare la bellezza dei calzini spaiati, colorati, diversi... è così sbagliato forse non di moda indossare due calzini diversi....?
Credo che possa essere così fuori dalle regole e pertanto divertente... ma sì perchè no!!
Indossiamo due calzini spaiati, anche i nostri sogni sono spaiati.
Mettiamoli lì su un filo i nostri sogni o desideri, ma che belli sono, ma sono proprio loro, assecondiamoli, ascoltiamoli!!!
martedì 18 agosto 2015
Sporcarsi le mani
Ho pensato in questo periodo che mi piacerebbe molto tornare a disegnare e a colorare, ho preso carta e foglio e mi sono messa a colorare. Una meraviglia... mi sentivo concentrata, attenta, i pensieri in un puff via lontano...
Ho pensato che mi piacerebbe avere un piccolo orticello e coltivarmi le mie piantine, sporcandomi le mani, la soddisfazione di sentire la terra umida tra le mani, sentire l'odore della terra che sento solo e per fortuna quando vado a casa dei miei.
Il piacere delle cose semplici. Insomma.
Ho pensato che mi piacerebbe avere un piccolo orticello e coltivarmi le mie piantine, sporcandomi le mani, la soddisfazione di sentire la terra umida tra le mani, sentire l'odore della terra che sento solo e per fortuna quando vado a casa dei miei.
Il piacere delle cose semplici. Insomma.
Con la valigia in mano
Non so voi ma io faccio parto della generazione"valigia in mano"... Siamo molti con la valigia in mano, dove ti chiamano, dove trovi, vai a lavorare...
E siamo pure fortunati che un lavoro ce l'abbiamo...Un tempo i nostri bisnonni, i nostri nonni si spostavano per trovare lavoro. Ora noi dobbiamo lasciare il nostro paese per trovare un'occupazione.
Nel caso del mondo della scuola, funziona che dove trovi vai... c'è chi si sposta di 30/40 Km, chi si sposta di città, chi di paesello, chi di regione... ecc...
Siamo la generazione "valigia in mano".
Il lato negativo: devi allontanarti dalle tue persone care, che se lo fai per scelta neanche male, se lo fai perchè obbligato meno bene. Il lato positivo: allarghi i tuoi orizzonti, conosci gente nuova, diventi flexible, malleabile, aperto al cambiamento che di sicuro è una cosa molto bella.
Insomma dobbiamo vedere il lato positivo nell'essere una generazione "valigia in mano". Cerchiamo di trovarlo con tutte le nostre forze.
E siamo pure fortunati che un lavoro ce l'abbiamo...Un tempo i nostri bisnonni, i nostri nonni si spostavano per trovare lavoro. Ora noi dobbiamo lasciare il nostro paese per trovare un'occupazione.
Nel caso del mondo della scuola, funziona che dove trovi vai... c'è chi si sposta di 30/40 Km, chi si sposta di città, chi di paesello, chi di regione... ecc...
Siamo la generazione "valigia in mano".
Il lato negativo: devi allontanarti dalle tue persone care, che se lo fai per scelta neanche male, se lo fai perchè obbligato meno bene. Il lato positivo: allarghi i tuoi orizzonti, conosci gente nuova, diventi flexible, malleabile, aperto al cambiamento che di sicuro è una cosa molto bella.
Insomma dobbiamo vedere il lato positivo nell'essere una generazione "valigia in mano". Cerchiamo di trovarlo con tutte le nostre forze.
giovedì 13 agosto 2015
A pugni sulle punte dei piedi?
Meglio sferrare qualche bel colpo o camminare sulle punte?
Io credo che nella vita ci voglia il giusto equilibrio tra le due... quando si presenta a noi una situazione nuova e che comporta delle decisioni molto spesso, l'equilibrio dell'agire sta tra le punte e il pugno. Che sia il concetto di assertività fuori di metafora?Certo. Come un gatto che studia la situazione e poi parte. Non sempre corre, a volte cammina piano piano e poi al momento giusto.... slurppp!!
Dal mondo della danza e della boxe c'è molto da imparare, anche dal mondo felino però qualcosa possiamo farla nostra.
lunedì 10 agosto 2015
essere disordinati
http://www.huffingtonpost.it/2015/05/11/disordinato-indice-intelligenza-caos-creativita_n_7257352.html?ref=
da leggere questo link è vero che essere disordinati è sinonimo di...?
da leggere questo link è vero che essere disordinati è sinonimo di...?
Critico ergo costruisco
Più facile criticare che fare. Ho osservato non so se capita anche a voi che è molto più semplice ciriticare che costruire qualcosa, o meglio ci sono persone che creano fortunatamente e altre che disfano quello che gli altri creano. Diciamo che davanti a questo non c'è migliore cosa che andare avanti...le critiche ci saranno sempre, se sono costruttive ben vengano, se sono distruttive le lasciamo lì. L'importante è sapere bene quel che si vuole e percorrere spediti la propria strada, qualche ostacolo lo si incontrerà sempre, è meglio osservare, capire e far tesoro di determinati insegnamenti
Un pò di ironia ci sta!!! e se avete da dire la vostra scrivete e scrivete
domenica 9 agosto 2015
Osho... tu non sai chi sei
Ogni idea che hai di te stesso è presa in prestito, in prestito da persone che non hanno idea di chi sono.
Tu non sai chi sei, per questo provi interesse verso le opinioni degli altri, verso gli specchi.
Tu non sai chi sei, per questo provi interesse verso le opinioni degli altri, verso gli specchi.
Mandaliamo....
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sabato 8 agosto 2015
Creative mind
Mente che crea
Secondo l'articolo di Scott Barry Kaufman e della dottoressa Rebecca Mcmillan "Ode To Positive Constructive Daydreaming" (che tratta di come "sognare ad occhi aperti" non sia solo positivo, ma soprattutto costruttivo), lasciare che la mente vaghi completamente libera può contribuire al processo di "incubazione creativa". Uno studio del 2012 afferma inoltre che questo processo si collega ad uno stato cerebrale dinamico ed esigente, capace di captare informazioni, connessioni e relazioni nonostante le distrazioni. Sognare ad occhi aperti - si è scoperto – attiva i processi cerebrali associati all'immaginazione ed alla creatività.
Le persone creative vedono possibilità laddove una persona razionale vede, normalmente, un ostacolo. Si tratta di un continuo processo di apprendimento informativo, che servirà poi all'espressione creativa. Come affermava Henry James "Nulla è vano per la mente di uno scrittore".
Secondo l'articolo di Scott Barry Kaufman e della dottoressa Rebecca Mcmillan "Ode To Positive Constructive Daydreaming" (che tratta di come "sognare ad occhi aperti" non sia solo positivo, ma soprattutto costruttivo), lasciare che la mente vaghi completamente libera può contribuire al processo di "incubazione creativa". Uno studio del 2012 afferma inoltre che questo processo si collega ad uno stato cerebrale dinamico ed esigente, capace di captare informazioni, connessioni e relazioni nonostante le distrazioni. Sognare ad occhi aperti - si è scoperto – attiva i processi cerebrali associati all'immaginazione ed alla creatività.
Le persone creative vedono possibilità laddove una persona razionale vede, normalmente, un ostacolo. Si tratta di un continuo processo di apprendimento informativo, che servirà poi all'espressione creativa. Come affermava Henry James "Nulla è vano per la mente di uno scrittore".
Terzani docet
"I miracoli? Certo che esistono, ma sono convinto che ognuno deve essere l'artefice del proprio."
cit. da "Un altro giro di giostra" di Tiziano Terzani.
cit. da "Un altro giro di giostra" di Tiziano Terzani.
venerdì 7 agosto 2015
Non mi resta che....
Non mi resta che seguire la mia passione: scrivere scrivere e scrivere.
In questo angolo di pace non potrò essere "deportata" e soprattutto se dovrò spostarmi lo farò perchè ho scelto. Viviamo in un paese libero? o no?voi che dite?
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